Sono centinaia, migliaia di anni che le donne e i figli dei poveri versano lacrime di cui si alimenta nel cuore dell’umanità oppressa la sete di giustizia.
Il 14 e il 15 luglio del 1948, dopo l’attentato contro il segretario del Partito comunista Palmiro Togliatti, l’Italia è scossa da manifestazioni di protesta e scontri con la polizia. I fatti più gravi si verificano ad Abbadia San Salvatore, alle pendici dell’Amiata, dove minatori e contadini occupano gli uffici pubblici e prendono il controllo del paese. Centinaia di dimostranti vengono arrestati e denunciati per insurrezione armata. Due anni dopo si apre il dibattimento, dove Lelio Basso pronuncia un’arringa di eccezionale intensità, spaziando dalla guerra fredda alle politiche di ordine pubblico, dalla Costituzione alle condizioni di vita dei minatori toscani. Pubblicare oggi quell’arringa rappresenta, oltre alla riproposizione di un pezzo di storia, un’operazione di straordinaria attualità.