Il Calice Frantumato è fatto di memorie che Arthur Alexanian dedica al padre Boghos. L’autore affianca delicatamente il precedente romanzo Il bambino e i venti d’Armenia. Boghos, il personaggio principale rappresenta il prototipo dell’uomo spostato dalle proprie terre, l’armeno scampato al genocidio, che ha trovato la Francia come sponda. Arthur, figlio di Boghos è la prima generazione nata in Francia da genitori armeni che riesce ad aprire una finestra sul padre, diventando una delle voci narranti del libro; lo segue nelle ambizioni e desideri in un viaggio di vita. Questa condizione umana che unisce padre e figlio come in un arcobaleno, non ha fine. Questa storia rappresenta l’eterna condizione umana.
…Nel “Calice frantumato”, edito dalla Ibiskos Ulivieri di Empoli, l’autore apre una finestra sul padre che diventa la principale voce narrante, seguendolo nelle ambizioni, desideri, un viaggio di vita. Questo libro narra una dimensione esistenziale che unisce padre e figlio, un storia senza fine com’è l’eterna condizione umana.
Primo capitolo...Eerano passati più di vent'anni da quella sera al ristoerante. Uscito dal locale guardai per un attimo indietro, mi accorsi della tovaglia macchiata di vino, i frantumi di vetro attorniavano la chiazza malferma; lasciavo una ferita nacora sanguinante...