“…..Fra le tante cose che seppe insegnarmi, il suo caveat lector a me desocupado lector, ricordo soprattutto la sua insistenza sul bisogno di amare, al di là dei libri, la materia che ad essi sottostà, la sostanza,il midollo etico della vita. Avrebbe potuto far suo l’aforisma di Meneghello “tutte le domande che ci facciamo su come scrivere sono domande su come vivere”. La parola letteraria deve essere portatrice sanissima di logos e di pienezza culturale, oltre che frutto di sensibilità…” (Mario Pelati)