Diveniamo umani e ognuno di noi diventa se stesso attraverso un continuo processo relazionale d’individuazione. Le relazioni e quella tensione che rinvia all’oltre rispetto a ciò che già esiste non si esprimono mediante percorsi lineari: il conflitto caratterizza e costituisce la relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo, mentre noi tendiamo a divenire quello che ancora non siamo. Il conflitto, madre di tutte le cose, secondo l’analisi contenuta nel libro, coinvolge il nostro mondo interno, gli interessi, i nostri valori e le nostre culture, la conoscenza di noi stessi e del mondo. L’accesso al conflitto generativo e alla produttività del dialogo e del confronto, quindi, può essere una delle fonti principali della creatività e dell’innovazione, in ogni campo, dall’educazione, alla cura, ai luoghi delle decisioni e del governo locale e internazionale, all’innovazione sociale, alla vivibilità negli ecosistemi. Questo libro propone, in modo accessibile e documentato, le principali riflessioni che possono aiutare a comprendere che il conflitto non è la guerra, ma indica le vie del dialogo e del confronto generativi, contro la globalizzazione dell’indifferenza.
L’AUTORE- Ugo Morelli insegna Psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università degli Studi di Bergamo; è presidente di Polemos, Scuola di ricerca e formazione sui conflitti (www.polemos.it); è presidente del comitato scientifico del World Natural Heritage Management Master di Unesco, insegnando Psicologia delle creatività e dell’innovazione. È responsabile scientifico e docente nell’area della formazione direzionale di Formazione Lavoro, società per la formazione della Cooperazione Trentina. È autore di numerose pubblicazioni.