ROCCHETTA MATTEI
Lo storico castello edificato nel 1850 dal Conte Cesare Mattei sulle rovine di un antico maniero risalente al 1200.
La storia del conte e del suo affascinante progetto...
C’era una volta, non poi così tanto tempo fa, un Conte che tra le colline bolognesi si era fatto costruire un castello fatato nel quale, come i maghi delle favole, accoglieva chiunque avesse bisogno per potergli somministrare la cura che lo avrebbe guarito.
Attorno a questo castello aveva costruito un gran numero di ville e case per ospitare i suoi visitatori, che lì attendevano una sua parola e una sua visita; egli, una volta ascoltati i loro problemi, a ciascuno forniva un magico elisir che aveva preparato con le proprie mani e con la scienza segreta che aveva sviluppato attraverso decenni di studi e di ricerche.
Nonostante l’invidia e lo scetticismo dei suoi molti detrattori, venivano sin dai paesi più lontani per farsi curare da lui: come i nobili di tutte le grandi famiglie europee, così i poveri di tutta Italia, che non potendo pagarsi né le cure né l’alloggio venivano da lui ospitati gratuitamente. Tutti venivano soddisfatti nei propri desideri; i bisognosi venivano serviti come i potenti.
Introduzione
C’era una volta, non poi così tanto tempo fa, un Conte che tra le colline bolognesi si era fatto costruire un castello fatato nel quale, come i maghi delle favole, accoglieva chiunque avesse bisogno per potergli somministrare la cura che lo avrebbe guarito.
Attorno a questo castello aveva costruito un gran numero di ville e case per ospitare i suoi visitatori, che lì attendevano una sua parola e una sua visita; egli, una volta ascoltati i loro problemi, a ciascuno forniva un magico elisir che aveva preparato con le proprie mani e con la scienza segreta che aveva sviluppato attraverso decenni di studi e di ricerche.
Nonostante l’invidia e lo scetticismo dei suoi molti detrattori, le genti accorrevano sin dai paesi più lontani per farsi curare da lui: come i nobili di tutte le grandi famiglie europee, così i poveri di tutta Italia, che non potendo pagarsi né le cure né l’alloggio erano da lui ospitati gratuitamente. Tutti venivano soddisfatti nei propri desideri; i bisognosi venivano serviti come i potenti.
Tutti i paesi circostanti vivevano in gran parte della generosità di questo grande uomo, che, ricco fin dall’infanzia, lo divenne sempre più e riversò sulle valli circostanti una grande abbondanza.
Passarono gli anni; il Conte, stanco e deluso dai pettegolezzi, dalla superficialità e dall’ingenerosità dei suoi nemici, invecchiò e infine, in età molto avanzata, morì.
Il castello nel quale teneva corte e consiglio, poco a poco, finì con l’essere abbandonato e andare in rovina, e del Conte si perse poco a poco la memoria.
Ma non del tutto. Perché i discendenti di alcune delle persone che lo avevano conosciuto, che avevano vissuto in quelle valli, si misero assieme per ricostruire prima il ricordo di ciò che era stata questa persona, prima che divenisse leggenda, poi fiaba e poi più nulla; e poi cominciarono a dedicarsi al castello che aveva lasciato e, dallo stato di abbandono in cui versava, misero mano alla sua ristrutturazione e al suo recupero.
Il nome dell’uomo di cui racconteremo a modo nostro la storia era: Conte Cesare Mattei.
E andiamo a cominciare.