Nissoria, comune della provincia di Enna, è una delle “città nuove” fondate dall’aristocrazia feudale siciliana. Le fonti relative alla famiglia Moncada-Ventimiglia, ne collocano la fondazione nella seconda metà del ’600 ad opera di Francesco Roderigo Ventimiglia, che eredita il feudo dalla madre Felice Marchisio. In verità, le caratteristiche geomorfologiche e climatiche e, soprattutto, la naturale posizione strategica del territorio, hanno fatto di Nissoria un importante snodo di comunicazione utilizzato sin dall’antichità, come testimoniano i ritrovamenti archeologici che nelle diverse contrade, pur senza soluzione di continuità e, secondo dinamiche insediative che conosciamo finora solo a grandi linee, coprono un lungo periodo che dall’età del Bronzo arriva fino all’età bizantina e medievale, epoca per la quale è documentata l’esistenza di un agglomerato urbano. E la storia spinge ancora gli insediamenti abitatitivi di questo territorio, ricchissimo di risorse naturali, fino all’età moderna e contemporanea.
I riferimenti alle fonti ed alle testimonianze scritte, come spesso capita nelle terre di Sicilia, non vanno affatto di pari passo con lo scorrere degli eventi storici e dobbiamo raggiungere l’evo moderno per poter avere disponibile una massa puntuale e credibile di materiale. Si tratta di prezioso materiale che Daniela Patti ci propone con rigorosa attenzione offrendocene una originale lettura.