È da sempre un’esigenza umana quella di donare nomi alle divinità e di attribuire loro tratti antropomorfici, di riconoscere negli dèi i propri vizi e le proprie virtù, di personificare passioni e sentimenti, di razionalizzare la realtà circostante definendola come una metamorfosi di uomini o donne ai quali toccò in sorte l’incontro, fortuito o meno, con un essere divino. Nell’odierno mondo tecnologico, l’uomo ha spostato l’obiettivo delle sue ansie e delle sue paure maltrattando la Grande Madre Terra e, quindi, privandola della simbiosi con gli umani talvolta pacificante, altre volte conflittuale e avventurosa, che la eleggeva regina incontrastata di questo generoso rapporto.
Personificazioni, metamorfosi, cosmogonie, teodicee e filosofie della natura sono i momenti del viaggio – che attraversa millenni di storia – proposto dall’autore per descrivere il cammino dell’uomo su Gaia. Per Francesco Niglio il simbolo di questo percorso ancestrale è l’iguana – giunto, dalla preistoria, quasi immutato fino ai nostri giorni – perché la sua esistenza dipende dallo stato del mondo che lo circonda e dal ‘benessere’ della terra che calpesta, ma anche perché ha bisogno dei raggi del sole per riscaldare il suo corpo, come l’uomo necessita di questo astro affinché su Gaia prosperi la vita. Ma la luce crepuscolare che lo rischiara è quella vespertina del tramonto o quella dell’alba proveniente da oriente?
Francesco Niglio nasce a Matera l’ultimo sabato di giugno del 1939. Dopo gli studi classici, si laurea in Lettere. Docente sino al 1996, alimenta negli anni le sue passioni, divenendo un profondo conoscitore di letteratura, filosofia e storia antica. La sua attività di scrittore inizia nel 1973 con un saggio su Pablo Neruda e prosegue con numerose opere tra le quali un testo sul poeta Dario Bellezza, scrittore e drammaturgo. Altra sua passione è quella per la musica, che lo accompagna da sempre: sono noti i suoi duetti con i fratelli Pietro o Tommaso nelle loro Ensamble Jazz. È del 2015 il volume Note di Napoli – La città di Partenope fra musica e storia, nel quale Niglio descrive il mondo della musica napoletana e le vicende ad esso legate, ripercorrendo momenti storici, politici, economici e sociali di questa città.