Con questo saggio critico, Daniele Da Ponte ci porta alla scoperta di un nuovo modo di guardare al Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia. Sagace, avvincente, graffiante e a tratti “scomodo”: il testo propone non solo una visione controcorrente delle Sacre Scritture, ma anche un interessante e strutturato excursus storico sulle varie teogonie delle prime civiltà, a partire da quella Sumera. Riferendosi a testi di studiosi affermati, Da Ponte continua la tradizione di “voce fuori dal coro” che, molte volte nella storia, ha portato a brillanti intuizioni, mostrando punti di vista che hanno costruito una prospettiva originale circa gli argomenti più complessi e disparati.