Le poesie di Alessio Vailati tendono a significare una reciproca compenetrazione tra paesaggio naturale e mondo umano, a partire dalla vivida dominante del mare nella prima parte della raccolta e fino alla compresenza dell’intervento degli uomini con le loro costruzioni nella parte conclusiva. Il “moto perpetuo dell’acqua” è l’immanenza del suo stato, fattore di bellezza e grandiosità nel mondo, ed è insieme l’inevitabile scorrere che lo caratterizza, che è poi anche lo scorrere implacabile del tempo, a segnare l’origine e il principio stesso della vita e, nello stesso tempo, il suo procedere sempre e comunque nell’evoluzione, il suo trasformarsi nella direzione della continuazione, per noi della storia e per il cosmo della sua espansione.