“Sono stato accolto, accudito, conosciuto. Mi hanno offerto passaggi, colazioni, spuntini e assaggi vari, ho visto proprietari andare a recuperare pellegrini stremati, accompagnarli ad un punto di partenza distante dal posto che gestiscono. Ci sono alcune di queste persone che nel loro tempo libero vanno sul sentiero per pulirlo dalle sterpaglie, insieme ai volontari svolgono un lavoro incredibile, noi riusciamo a percorrere questi sentieri grazie ad un gruppo di persone che dona tutto sé stesso per gli altri”.
Ad agosto del 2019 mi metto in viaggio per affrontare un pellegrinaggio. Un viaggio che mi accompagnerà per 500 chilometri, attraverso la Toscana, l’Umbria e il Lazio. La mia missione è portare una preghiera a San Francesco per mio figlio che sta per nascere. La narrazione racconta delle tappe che compongono il cammino, le emozioni di quei giorni. Ogni ricordo accompagna una riflessione che nasce dal rapporto cammino-vita quotidiana, dagli incontri e dai fatti vissuti. Sullo sfondo della storia rimane la spinta di raccontare per dare voce a tutte quelle cose che diamo per scontate nella vita, non godendo appieno del tempo che abbiamo. Una riflessione sulla quotidianità, raccontata prima che sia troppo tardi per tutto, come purtroppo capita alle persone che ci lasciano. Un pellegrinaggio tra la natura e la scoperta interiore di cose inaspettate.