– Dio, quanto sono stato scemo!
– Mi sono comportata da cretina, mi vergogno di me stessa!
– È mai possibile essere tanto ingenua?
Sono alcune delle reazioni – arrabbiate o rassegnate – di persone anziane (e non solo) vittime di ruberie e raggiri realizzati con spregiudicata abilità, da finti incaricati del gas o della luce, da sedicenti vigili o poliziotti, da improbabili amici di amici, da insospettabili benefattori e da truffatori di ogni genere incontrati per strada o comparsi sulla porta con il corredo di una facile parlantina e di storie rocambolesche. Le truffe a danno delle persone anziane costituiscono un numero oscuro di proporzioni allarmanti: ridotto nelle statistiche, per la vergogna a denunciare che spesso caratterizza le vittime, il fenomeno appare nella sua effettiva grandezza se solo si sentono i racconti di amici e conoscenti. La risposta non può essere chiudersi in casa” accentuando così la sensazione di solitudine che spesso caratterizza la vita degli anziani. Iniziare a conoscere il fenomeno è un primo passo verso una soluzione diversa.