Sono racconti. Storie di uomini. Storie di donne. Densi e potenti, attraversano esistenze erose dal Tempo e scavano tra le pieghe dell’anima. Sono vite circolari, quasi mai rettilinee, si avvolgono su se stesse e spesso costruiscono nodi non più districabili. Gli autori aprono i cassetti segreti dei personaggi, vi rovistano con prepotenza, ne traggono lo stupore che poi trascende nella narrazione. Tratteggiano statue inquiete e leggere, a volte con ironia, spesso con tratti più marcati, ma sempre sanno inquadrarne debolezze, vizi, cedimenti e resurrezioni. Il Lettore non trova pace, viene trasportato nelle storie e in esse si confonde e fonde. Le sfumature dell’esistenza si ritrovano tutte nell’antologia, virtù e miserie, sorrisi e dolore si aggrovigliano, suscitano nel Lettore sensazioni friabili che restano scolpite nella memoria. Il vero protagonista dell’antologia è il piacere, nelle sue sfumature più terrene e nobili. Viene disegnato dagli autori con maestria, è la mano che guida i percorsi umani delle donne e degli uomini dei racconti e li rende meritevoli di essere vissuti.