I versi di Guido Caserza dicono e ridicono noi stessi, ci regalano la nostra chiave di lettura, danno una dimensione al nostro vissuto. La poesia allora ci è amica, terreno di crescita e casa domestica per le nostre esperienze. (Cetta Petrollo Pagliarani)
TRADUTTORE (genovese) Fiorenzo Toso
Guido Caserza nasce a Genova nel 1960. Giornalista, collabora con Il Mattino di Napoli. Al suo attivo annovera diverse pubblicazioni sia in prosa sia in versi. Tra le prime ricordiamo: Un cielo d’amore (Zona, 2003), Vera vita di Gesù (Oèdipus, 2005), Fiabe a serramanico (d’if, 2007), Apocalissi tascabile (Oèdipus, 2012), Storia della mia infanzia ai tempi di Silvio Berlusconi (Zona, 2012), Primo romanzo morto (ad est dell’equatore, 2013), I 20 di Auschwitz (Oèdipus, 2017).
In versi ha pubblicato: Allegoriche (Oèdipus, 2001), Malebolge (Oèdipus, 2006), Priscilla (Oèdipus, 2008), Flatus vocis (Puntoacapo editrice, 2014), Opus papai (Zona, 2016), Resto due, 44 bagatelle per gatto e carillon (Zona, 2018).
Nel 2018, con la raccolta di poesie L’inganno della rosa ha vinto il Premio Nazionale di poesia “Aoros-Valerio Castiello” nella Sezione Inediti.