Uomini comuni “custodi di avventure straordinarie”, che da borghi ignorati dal tempo vanno incontro alla modernità e alle emozioni, sospinti dall'aria del Novecento. Nella metropoli milanese, l'amore prende per Amedeo le forme di una “dea” della buona borghesia che lo cattura per incantamento. Libero subisce a inizio secolo il fascino del mandolino, strumento di una nuova istanza popolare di cambiamento. Lo stesso accade negli anni Sessanta al magrissimo Fausto, che esce dal silenzio scoprendo la chitarra e la rivoluzione del beat. Per qualcuno è un “sussulto di ardimento” a spalancare per sempre l'uscio dell'anima. Altri, come Efrem e Riccardo, danno voce a modo loro alle speranze innescate dall'utopia di una società giusta e di eguali, incarnandola da una casa con un drappo rosso issato sul tetto, o nella transumanza appassionata dai riti del cattolicesimo fino ai sentieri dell'illuminazione orientale.
Nove racconti di cristallina stralunatezza sospesi tra condivisione e ironia, solitudine e sbalordimento, lungo il percorso di andata e ritorno delle speranze.