In quel luogo di periferia del dipartimento di San José, dove il buio della notte si ispessisce e confonde il contorno fisico delle cose, una ruota di eventi casuali e invisibili compie un giro completo e ogni cosa si incastra perfettamente con quella precedente. In poche ore, in una sola notte di sicuro irripetibile, per una qualche falla nella scrittura degli eventi, un oscuro disegno del destino fa sì che il timido Pablo il Gordo e gli altri personaggi del romanzo cambino attitudine e manifestino sentimenti inesplorati che generano piccole intuizioni e lasciano una sensazione di inquietudine.
Ricco di riferimenti concreti e di dettagli sempre geograficamente ubicabili, il romanzo ha ispirato la versione cinematografica de La noche que no se repite (2018), dei registi uruguaiani Aparicio García e Manuel Berriel, che ha ricevuto riconoscimenti a festival nazionali e internazionali tra i quali il Premio per il Mejor Guión Nacional (Miglior Sceneggiatura Nazionale) conferito dall’Asociación de Críticos de Cine dell’Uruguay (ACCU).
Traduzione dallo spagnolo (Uruguay) Elisa Tramontin.
(Titolo dell’opera originale La noche que no se repite © 2015, Pedro Peña © 2016, Estuario Editora (Uruguay) ‐ Seconda edizione Dicembre 2016.)
Immagine di copertina: Fabrizio Bicio Fabbri, Via Amendola con gatto.
Pedro Peña, nato nel 1975 a San José in Uruguay, è scrittore e professore di Letteratura. Ha vinto diversi premi tra i quali, nel 2006, il Premios Nacional de Narrativa al concorso Narradores de la Banda e, nel 2019, il Primo Premio nella Categoria “Letteratura per l’infanzia” al Premios Nacionales de Literatura, MEC (Ministerio de Educación y Cultura). È autore di numerosi libri fra cui la trilogia fantasy El libro de los mitos (Penguin Random House, Montevideo) e la quadrilogia che narra le avventure del giornalista investigatore Agustín Flores (Estuario Editora, Montevideo).
Nel 2019, è stato pubblicato per la prima volta in Italia Ormai nessuno vive più in certi luoghi (dei Merangoli), primo volume della quadrilogia.