Il libro si articola in otto racconti, tutti ambientati in un arco temporale che va da marzo a maggio 2020, il periodo del primo lockdown. C’è il dolore per la perdita della propria moglie, lo scoppio delle fragilità di un uomo solo, i ricordi di un professore universitario il giorno in cui i suoi studenti si laureano da remoto. Dai balconi di Bergamo, mentre di sera sfilano i carri che portano via i feretri, si affacciano persone le cui vicende si intrecciano con la tragedia che ha coinvolto un’intera città. A Como, un ragazzo scopre per la prima volta l’amore durante la quarantena, mentre a Verona un avvocato lascia tutto per un viaggio che forse non avrà una fine. Il maestro di tennis parla con il suo allievo e del suo futuro, insegnandogli a non avere rimpianti. Un ragazzo si accorge che la vita gli è sfuggita di mano perché non ha mai scelto davvero. Esiste un comune denominatore nelle diverse vicende dei protagonisti: la rinascita dopo l’esperienza del dolore. Una consapevolezza che chiamiamo “la perfezione del dolore”.