«Per me il centro è il dialogo. L’incontro con gli altri, l’apprendimento attraverso l’ascolto, l’attesa e la parola».
«Quando uno fa l’insegnante, in particolare se fa il maestro elementare, l’aspetto prevalente del mestiere riguarda la quotidianità della relazione educativa e dell’apprendimento dei bambini: come stanno, a quali azioni e rituali partecipano, quali operazioni mentali, fisiche e emotive svolgono con gli altri e da soli, che cosa e come imparano. […] Ti svegli la mattina, vai a scuola, stai con i ragazzini in una classe, non una tantum o per un periodo, ma ogni giorno e per anni; e fai, osservi, ascolti, proponi, porti avanti, come adulto esperto di apprendimento che guida bambini a imparare. Nel fare questo – è inevitabile e anche molto bello – continui a imparare a tua volta e devi lasciare che ciò avvenga, accoglierlo. Sei ogni volta un teorico in azione e un pratico che si chiede se va bene o no, che aggiusta il tiro, corregge, aggiunge, toglie». In queste parole c’è la filosofia e la guida dell’appassionante viaggio di Marco Rossi-Doria nella nostra scuola. Com’è. E come dovrebbe essere.