Mario Dal Bello
La Trinità nell’Arte

La Trinità nell’Arte
Prezzo Fiera 32,00
Prezzo fiera 32,00

Come si può rendere visibile l’invisibile?
È un interrogativo al quale l’arte, fin dai primi secoli della cristianità, ha tentato di dare risposta cercando di rendere ‘umano’ ciò che è divino. Tentativo difficile, poiché si è trattato di rappresentare l’unità e al tempo stesso la distinzione presenti nel Dio Unitrino in forme visibili e comprensibili dall’uomo. Quindi necessariamente ‘evocative’. Però la Trinità era e resta mistero insondabile.
Ma Dio è soprattutto luce. Perciò, l’arte che ha come soggetto la Trinità è intrisa di luce, sia nel pathos della Crocifissione sia nell’ansia del Giudizio Finale. Così come nelle architetture spirituali del Gotico e nei portali scolpiti del Romanico. Tuttavia, ogni immagine rievoca comunque una realtà ‘altra’, trascendente, richiama visioni di una bellezza nel suo profondo inattingibile. Astratta o simbolica, realistica o idealizzata, umanizzata o spiritualizzata, ogni raffigurazione, in base alla sensibilità religiosa del tempo e degli artisti, diventa quindi uno sforzo per ‘vedere’ l’Eterno.
Attraverso alcuni esempi iconografici emblematici, l’autore in questo libro ripercorre e analizza la storia figurativa di uno dei soggetti più rappresentati nella Storia dell’Arte, dall’Oriente all’Occidente, dall’età paleocristiana al nostro tempo.

Mario Dal Bello vive a Roma ed è scrittore, giornalista, storico e critico dell’arte. Già docente di Letteratura italiana in Italia e all’estero, insegna Storia dell’Arte all’Università Lateranense di Roma. Dal 1990 al 2012 è stato responsabile della sezione Arte e Spettacolo della rivista Città Nuova scrivendo testi di critica cinematografica, artistica e musicale. Nel 2020 pubblica il saggio Il Dio nascosto nel cinema – Percorsi dal Novecento a oggi (dei Merangoli). Numerosi i suoi libri, frutto del suo appassionato lavoro di critico e saggista, di argomento musicale e storico (con Città Nuova Editrice ha pubblicato nel 2012 La leggenda nera. I Borgia, nel 2013 Gli ultimi giorni dei Templari, nel 2017 Lutero e nel 2019 Quando un papa si dimette – La storia di Celestino V), nonché quelli inerenti tematiche artistiche, fra i quali si citano solo alcuni dei più recenti: Tiziano una passione per l’uomo (Marietti, 2014), La bibbia di Caravaggio (Schnell & Steiner, 2015), Il teatro della passione – Caravaggio, Guercino e Guido Reni (dei Merangoli, 2017), Cristo nell’arte del Rinascimento (Lateran University Press, 2018), L’umanesimo di Antonello da Messina (Lussografica, 2018), Beato Angelico – La rivoluzione della luce (dei Merangoli, 2019), la collana d’arte con saggi su Lorenzo Lotto, El Greco, Tintoretto, Raffaello, Giovani Bellini, Guido Reni e la figura di Cristo nell’arte (Libreria Editrice Vaticana).

Trinità nell’arte, le testimonianze dell’invisibile (di Riccardo Cenci)

È dettato da una profonda esigenza spirituale il libro che Mario dal Bello ha voluto dedicare alla Trinità nell’arte (Dei Merangoli editore), un tema complesso e denso di significato che lo spinge a squarciare il sipario del mondo empirico per attingere alla verità più profonda. Una tensione conoscitiva che può richiamare alla mente il percorso di gnoseologia trinitaria che Pavel Florenskij, il grande sacerdote, filosofo e studioso russo intendeva come argine al nichilismo crescente nel mondo coevo, indubbiamente imperante nel tempo presente.

L’incarnazione del Figlio di Dio è la testimonianza incontrovertibile dell’unisostanzialità con il Padre. Dio, scegliendo di presentarsi in forma umana per mezzo di Gesù, diviene oggetto di rappresentazione concreta. Il dogma della Trinità è dunque non solo alla base della teologiama anche dell’intera arte sacra occidentale.

La grande sfida della cultura europea è sempre stata quella di rappresentare l’invisibile, rendendo tangibile quanto sfugge all’esperienza sensibile, diversamente ad esempio dall’arte islamica che, almeno in ambito pubblico, prende le distanze da qualsiasi antropomorfismo per cercare il divino nella calligrafia e nella ripetizione di forme astratte. Al contrario nella cristianità l’immagine è propedeutica alla venerazione dei fedeli e annuncia l’Incarnazione. Se la grandezza del mistero trascende le flebili capacità umane, la figura di Gesù permette di rappresentare l’enigma del Dio Unitrino, avvicinandosi al divino.

Parte da qui l’indagine compiuta da Mario dal Bello sulle forme trinitarie, dai primi secoli della cristianità sino ai nostri giorni. Un percorso assolutamente originale e per nulla scontato, che a immagini celebri accosta traiettorie inedite e sorprendenti. Sarcofagi e mosaici di una Roma appena conquistata al Cristianesimo nascondono interessanti simbologie, riproposte e variate nei secoli seguenti. Abramo accoglie tre ospiti angelici, chiara allusione al Dio Unitrino. Segni metafisici e astratti, di derivazione bizantina, marcano l’arte ravennate, restando su un piano rappresentativo idealizzato. [...]

Impossibile riassumere in questa sede l’immensa messe di nozioni e spunti fornita dal libro. Accanto ai nomi più noti troviamo pittori comunque straordinari, quale Crivelli, dal decorativismo estremo, Beccafumi, dalle note quasi surreali, e altri ancora. A volte l’eccessiva notorietà “usura” per così dire le immagini, facendo sfuggire il loro significato più profondo. Forme celebri come quelle vergate dal genio di Michelangelo e Raffaello vengono presentate alla nostra attenzione con sguardo nuovo e acuto; perché i capolavori non cessano mai di stupire e di comunicare il proprio messaggio. [...]

Specifiche

  • Pagine: 202
  • Anno Pubblicazione: 2021
  • Formato: 21x25
  • Isbn: 978-88-98981-84-7
  • Prezzo copertina: 40

Seguici

ContaTti

Telefono 351 886 28 90

Edizioni del Loggione srl
Sede legale: Via Piave, 60 - 41121 - Modena - Italy
P.Iva e C.F.: 03675550366
Iscrizione Camera Commercio di Modena REA MO-408292


© ItaliaBookFestival è un marchio registrato Edizioni del Loggione srl