Leonardo Parducci, in questo libro, coniuga l’essenza di più ruoli, oltre quello di padre, rivestiti in quasi vent’anni di attività come osteopata, fisioterapista ed educatore fisico, lavorando con i bambini, rieducando funzioni motorie perdute, stimolando il gioco educativo ed interagendo con l’animo di numerosissimi piccoli pazienti. Secondo il Prof. Williams, “uno degli aspetti trattati con maggiore cura è la relazione fisica ed emotiva tra genitore e figlio, nella quale il ‘riconoscimento emotivo’ e il linguaggio del corpo favoriscono sia la complicità sia l’autorevolezza con cui proporre le scelte educative.”
Un’appendice, ricca di numerosi esempi pratici e di esercizi, incentrata sul tema del massaggio neonatale e su quello del puerperio, completa il testo.
Il libro è arricchito dalle illustrazioni di Luca Puglisi Alibrandi.
Leonardo Parducci nasce a Roma nel 1968. Diplomato in Scienze Motorie allo IUSM di Roma, si laurea in Terapia fisica della Riabilitazione, seguendo un tirocinio di 6 mesi nel reparto ustionati gravi del Sant’Eugenio di Roma, dove sperimenta i primi approcci terapeutici con i bambini. Durante i 14 anni di lavoro presso il centro di riabilitazione neuromotoria Scuola Viva, ha inizio il suo vero percorso come terapeuta: interagendo con i bambini in totale autonomia didattica, ha la possibilità di attuare un personale metodo di cura, incentrato sul linguaggio del corpo. Nel 2005, consegue il Diploma in Osteopatia, specializzandosi poi in osteopatia sportiva, somato-emozionale, LMO, pediatrica e della gravidanza. Nel 2014, conclude il suo percorso formativo alla Scuola di Gilberto Bianchi, specializzandosi in Integrazione Posturale Energetica. Si occupa di Bioterapia Nutrizionale. È l’osteopata della squadra nazionale italiana di Taekwondo, settore olimpico.
Nel 2013 gli viene diagnosticata una sclerosi multipla progressiva, malattia affrontata esclusivamente utilizzando una dieta mirata, l’integrazione posturale, l’osteopatia e il lavoro emozionale. Nello stesso anno diventa padre e ciò lo aiuta a verificare e cambiare molti aspetti caratteriali di sé anche instaurando un rapporto di crescita “dinamica” con suo figlio Filippo.