Dopo le edizioni emiliana, lombarda e piemontese ecco quella dedicata alle donne imprenditrici laziali.
Dalla regione italiana culla della civiltà latina e della grande storia, tredici storie di donne che uniscono in un abbraccio di coraggio e passione passato e presente dell’impresa femminile nel Lazio.
Donne protagoniste di professioni antiche e nuove, di sogni che si realizzano, di eredità trasformate in opportunità per dare vita a nuove realtà imprenditoriali.
Un filo rosso che da Artemisia Gentileschi pittrice e Elisabetta Fiorini botanica passa all’indimenticabile Sora Lella fino ai giorni nostri con la famiglia tutta al femminile del caseificio Cuomo , donne come Silvia de Magistris, Mariangela Vitali, Tiziana Vona e Antonella Zonetti impegnate in imprese prettamente maschili alle più femminili con Manuela De Santis e Delia Di Ciocco fino ad arrivare alla giornalista Alessandra Ortenzi e al nuovo mestiere di blogger di Annamaria Lucchese/ Babette Brown.
Storia, coraggio, cuore e passione: questi i quattro punti cardinali che guidano il viaggio delle donne che nel Lazio fecero, e ancora fanno, l’impresa.
AUTORI
Monica Bartolini
Gioia Blasi
Lucia Borsani
Giovanna Cuomo
Stefania De Caro
Silvia De Magistris
Giusy Giulianini
Maria Francisca Gutierrez
Sara Magnoli
Elisabetta Mastrocola
Francesca Petrarca
Francesca Senna
Primo capitolo
PREFAZIONE
Potrei usare forbite parole per introdurre questa raccolta, ma non la rappresenterebbero. Cuore, passione, amore, altissima professionalità e rispetto sono i motivi trainanti delle vite delle donne raccontate. Storie di veloce lettura, scorrevoli, profonde nella loro leggerezza.
Folate di vento.
Le stesse folate che sparpagliano a terra fogli e aprono un cassetto della memoria del quale si credeva perduta la chiave. La frustrazione di non poter seguire i propri sogni dissolta dalla consapevolezza di essere riuscita a scegliere il proprio istinto. Con fatica. Con i contorti percorsi che la vita impone.
L’orgoglio di aver osato oltre è anche il comune denominatore che lega “Il cuore verde del Made in Italy” con “Il tocco rassicurante della bellezza” dove passione, cuore, professionalità e rispetto sono i principali artefici del successo di una geniale idea che prende corpo dalla mente di una donna altrettanto eccezionale, che si dimentica il risotto nel piatto mentre racconta del suo lavoro.
Il risotto… mai avrebbe osato dimenticarlo la protagonista di “Papaveri e Papere”! Come un pittore imprime il proprio animo in un dipinto, così Lei imprime amore nelle proprie pietanze. La ricerca della perfezione del taglio della verdura e la perfetta cottura dell’abbacchio la fanno sentire la “Regina de Roma” cercata e ricercata.
La stessa sensazione di appagamento che riesce a provare la protagonista di “A ritmo di bit”. Donna che ha lottato, vissuto controcorrente senza mai tralasciare il cuore. La sua elevata cultura l’ha accompagnata a riempire non solo la sua vita, ma soprattutto a creare l’inimmaginabile per lei solo qualche anno prima, ma poi il cuore…
Il cuore… che si allarga, si moltiplica e si arricchisce di “un matrimonio, una famiglia, un’impresa” proprio come la protagonista dell’omonimo racconto che lascia le proprie radici e diventa matriarca, caratterizzandosi con intuizioni che la renderanno leader nell’azienda di famiglia, percorrendo le orme di chi prima di lei si è imposta socialmente e culturalmente combattendo, superandosi e superando ogni difficoltà, e racchiudendo in eterno la sua essenza con pennellate di colore in “Giuditta che decapita Oloferne”, opera che oltrepassando l’intensa oscurità delle ombre caravaggesche in un ambito socioculturale maschile ci ricorda che “Non c’è permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro” (Dag Hammarskjöld). In questi racconti la tela del quadro si riempie di imprenditrici di spicco. Donne… che sono nate nella terra di mezzo. Sono state educate da madri nate nella terra di mezzo, quella terra in cui l’emancipazione socioculturale del Nord Italia e le secolari tradizioni del Sud si fondono da sempre e si alternano nelle loro anime rendendole uniche. La forza, il coraggio e la determinazione non sono scelte, ma abilità trasmesse inconsapevolmente da secoli di storia. Già prima dell’Impero Romano, le donne della terra di mezzo hanno dimostrato di possedere delle straordinarie menti. Cornelia, moglie di Tiberio, Giulia Domna, moglie di Settimo Severo, per arrivare alla moglie dell’Imperatore Augusto Livia Drusilla, prima vera donna a prendere le redini dell’Impero Romano, altro non fanno che confermare la frase di Virginia Woolf “Dietro un grande uomo c’è una grande donna”. Le imprenditrici descritte in questo libro sono donne che non hanno fatto altro che mettersi al proprio posto, quello che da sempre le aspettava. Dietro alle grandi donne della terra di mezzo ci sono loro stesse. Senza orpelli, con semplicità e simpatia, perché la genialità della terra laziale fuoriesce tramite le donne di questi racconti.
Venturina A. Orfei