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Frutto di anni di ricerca, studio, canto e didattica della voce, il Metodo di Canto Posturale Beatrice Sarti non è solo un eserciziario, ma una visione attenta del corpo, della sua dimensione nello spazio integrata da una analisi della sensibilità del cantante e di ciò che rappresenta il micro-macro mondo della voce.
Il libro è curato da Tania Sighinolfi e coadiuvato da testimonianze, interazioni e applicazioni del Metodo in ambito scolastico.
Con la prefazione di Gianna Montecalvo. Contributi di Tommaso Sacchini, Chiara Davolio e Roberta Musolesi.
Una voce libera da tensioni è la voce di una persona liberata dal giogo delle proprie paure o dai limiti che spesso ci auto-imponiamo. Lavorare con la voce in questo modo ci permette di disvelare e far maturare anche il nostro io.
Il lavoro di Beatrice è adatto sia a cantanti professionisti o amatori che vogliano liberare la loro vera voce, sia a persone in cerca del proprio vero io, e va ben oltre la semplice lezione di canto. (T. Sighinolfi e B. Sarti)
L'Autrice:
Beatrice Sarti ha unito la sua formazione e esperienza come violoncellista e cantante di musica lirica e barocca alle tecniche di scioglimento del corpo attraverso la danza, lo yoga e il movimento sonoro e ai principi della Musicoterapia, iniziando una ricerca sulla vocalità che la porta a collegare la voce alla psiche.
Nel 2015 fonda la Scuola di Canto Posturale e terapie funzionali.
Tra le collaborazioni Fabrizio Puglisi, Silvia Donati e Danio Manfredini. Tra i suoi allievi Chiara Pancaldi, Cristina Renzetti, Oscar De Summa, Patrizia Laquidara, Nilza Costa, Cristina Zavalloni, Bianca Barsanti e Paola Leggeri.
La curatrice:
Tania Sighinolfi è di Modena. Incomincia il suo viaggio musicale studiando il pianoforte. A quattordici anni comincia la sua ricerca sulla voce attraverso il canto Jazz e poi la musica popolare, il musical, il teatro e un breve avvicinamento alla lirica. In seguito diventa allieva di Kaya Anderson del Roy Hart Theatre Malerargues France, frequenta un corso di perfezionamento per attori con Shona Farrel alla Bsmt di Bologna, frequenta l’accademia di canto di Silvia Mezzanotte e continua la ricerca frequentando corsi con vari insegnanti di canto fino a che incontra Beatrice Sarti e ne diventa allieva.
Primo capitolo
Da Intervista a Beatrice Sarti:
Quando e come hai incominciato a pensare al Metodo?
Circa quindici anni fa. Ho frequentato corsi di Yoga, Shatsu, cristallo terapia, psicomotricità, Reiki e antiginnastica ed è stata proprio quest’ultima a cambiare completamente la visione che avevo del mio corpo e, di conseguenza, della mia voce. Ho incominciato a intuire che, per liberare il suono vocale, era necessario lavorare sul corpo umano nella sua interezza e scioglierne la muscolatura. L’ antiginnastica mi ha ispirata ad incominciare il lavoro posturale del canto, in particolare il lavoro sulla mandibola e l’asse dei piedi.
Per la mia ricerca, le parti più interessanti sono state il lavoro sulla bocca, la mandibola, la dentatura e l’appoggio dei piedi.
Insegno ai miei allievi ad essere consapevoli del loro corpo e a sciogliere ogni tensione, anche quelle del respiro.
Come hai proseguito e finalizzato la tua ricerca?
Ho incominciato a lavorare sulla proiezione del suono che ho collegato allo sguardo ed ho indirizzato la mia ricerca sugli emisferi del cervello. Quando si suona il violoncello le due mani lavorano in modo distinto l’una dall’altra.
Mentre studiavo la mia attenzione era divisa in due: la parte destra del cervello seguiva l’archetto, quella sinistra i passaggi di posizione.
Quando incontravo una difficoltà concentravo l’attenzione sull’emisfero sinistro per allenare meglio la mano sinistra lasciando che la mano destra lavorasse in automatico, se avessi avuto difficolta con l’archetto avrei fatto l’opposto.
Ho pensato che la stessa cosa avviene nel canto: a sinistra c’è il testo e a destra l’intonazione, il ritmo e la melodia.
Ho incominciato a proporre esercizi basati su queste mie riflessioni ai miei allievi ed ho notato miglioramenti nell’intonazione e nella memorizzazione dei testi.