Jarabulus era una città di confine che aveva subito l’occupazione turca dopo il precedente insediamento dell’Isis. Ora molte case erano lesionate o distrutte e al momento nessuno cercava di recuperarle o togliere le macerie. Vi erano immigrati ovunque, vi era chi portava un bimbo e i bagagli su una carretta, chi vendeva cianfrusaglie o verdure, chi accompagnava una donna in burka nero, chi saliva in moto con un figlio e il pane arabo comprato in una busta di plastica.