Il mondo del tessile, il museo Pecci, la Retaia, il centro storico e il Bisenzio, il Castello dell’Imperatore. La Rocca di Cerbaia a Cantagallo, la Badia di Montepiano a Vernio, la Pieve di San Vito a Vaiano, Villa del Barone a Montemurlo. Sono davvero tanti i luoghi che fanno da sfondo ai racconti gialli di questa antologia.
Sedici racconti in cui gli autori hanno giocato con il contrasto tra la dolcezza di un paesaggio che coinvolge i cinque sensi e gli intrighi del racconto giallo, ambientando nel territorio pratese le loro storie misteriose e cariche di suspense.
Con una avvertenza, però. Tutti questi colpi di scena, questi delitti e la complessità delle indagini che vedranno coinvolti i protagonisti hanno un prevedibile effetto collaterale: mettono appetito.
Ecco allora che le storie si intrecciano con ricette tipiche del territorio da provare e riprovare proposte da ristoratori, chef e pasticceri del territorio pratese fra cui i maestri pasticceri
Luca Mannori e Paolo Sacchetti.
In collaborazione con il Comune di Prato.
Prefazione
Nel raccontare le storie del territorio pratese sono molti gli anziani che narrano vicende cariche di mistero, trame che intrigano per le situazioni in cui sono ambientate ma anche per il serrato incalzare delle vicende; sia che si parli della Val di Bisenzio, rinomato feudo dei Conti Bardi in un passato lontano, sia che si raccontino storie legate alle Ville Medicee dei Comuni del Montalbano, gioiello d’arte e di storia - oggi giustamente riconosciute patrimonio Unesco - in chi ascolta nasce la consapevolezza di quanta storia e cultura sia presente nei luoghi in cui viviamo. Una storia antica, che affonda le proprie radici in tempi arcaici, ma che trova pieno sviluppo nel Rinascimento e sulla centralità dell’Uomo e il suo saper fare.
Storie non scevre da prospettive di futuro, per la presenza di tracce di arte contemporanea nei musei e ovunque ci sia uno spazio pubblico a Prato, in una sorta di percorso diffuso di Arte che in questa città unisce bellezza, cultura, moda e buon cibo.
Arte e cibo, qualità della vita e buoni sapori che nascono dalle mani sapienti di artigiani esperti, custodi privilegiati di un saper fare originale, depositari di misteri e segreti che rendono preziosi i loro prodotti e che innescano nuove proposte che arricchiscono le ricette della tradizione regionale toscana.
Le varie Associazioni di Sommeliers, l’Accademia Italiana della Cucina, il Club del Fornello, la Confraternita del Tortello della Valdisenzio, affermati foodblogger, fotografi ed esperti rappresentano espressioni di un interesse genuino, profondamente radicato nella popolazione, che si unisce ai tanti ristoranti, agriturismi e luoghi di ristorazione e ai tanti eventi dedicati ai prodotti tipici, spalmati su tutti i mesi dell’anno, secondo un calendario serrato che ha il suo apice nella manifestazione “Eat Prato” organizzata dal Comune di Prato in collaborazione con la Strada dei Vini di Carmignano.
Questa pubblicazione si inserisce nel solco di questi eventi e sintetizza tanto del nostro saper fare, cercando di offrire al lettore un compendio ricco e gustoso di quello che la nostra terra può offrire, valorizzandone gli aspetti salienti, non abbastanza conosciuti a un pubblico vasto. Lo fa in modo semplice e immediato, raccontando nuove storie ambientate a Prato e negli altri Comuni della provincia.
È un modo per farci conoscere ma nello stesso tempo un caloroso invito a frequentare un territorio ricco di storia e di innovazione.
Daniela Toccafondi
Assessore alle politiche economiche,
al turismo e alla valorizzazione del patrimonio artistico
del Comune di Prato