Nel secondo libro delle Glossae super Platonem di Guglielmo di Conches, cui è principalmente dedicato il volume, sono ribaditi e ulteriormente sviluppati i due suoi principali filoni di interesse, già evidenti nel primo libro e nelle sue precedenti opere e costituiti da un approccio razionale ai temi teologici, e in particolare alla trinità, e da una competente e spiccata sensibilità filosofico-naturalistica, che sfocia nella descrizione analitica dell’ornatus mundi, cioè degli effetti razionali e uniformi, e per ciò stesso conoscibili universalmente e necessariamente, delle cause seconde. Entrambi tali filoni sono peraltro sorretti dalla motivazione etica e pedagogica che caratterizza l’ideale umanistico coltivato dai maestri della scuola cattedrale di Chartres e che dà all’opera del filosofo originario di Conches un’implicita ma chiara valenza politico-culturale, resa del tutto esplicita, anche sotto forma di retractatio, nel successivo Dragmaticon philosophiae, cui è dedicato il terzo e ultimo capitolo in quanto culmine maturo dello svolgimento dei suoi interessi e dell’ultraventennale riflessione interpretativa sul frammento del Timeo di Platone tradotto e commentato da Calcidio. In Appendice è riprodotto dall’ed. Jeauneau del 2006 (CCCM 203) e tradotto il Tractatus de primordiali materia, che è il più lungo e rilevante sul piano filosofico dei tre che compongono il secondo libro delle Glosae super Platonem.