Questo libro è frutto di una ricerca sul balletto Realista Parade composto dal musicista Erik Satie, rappresentato per la prima volta dai Balletti Russi di Djagilev il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet a Parigi.
Il soggetto è di Jean Cocteau, le scene e i costumi sono di Picasso e la coreografia è di Léonide Mjasin.
Il lavoro analizza l'opera anche attraverso il percorso storico-sociale che portò alla sua creazione, tracciato dai passi e dai percorsi degli artisti che la idearono e realizzarono e dalle strane e particolari congiunture tra di essi.
Una sezione è inoltre dedicata alla "fortuna" di Parade e di Satie, caratterizzata da una strana ciclicità, e alle eredità artistiche che ha lasciato, guardando infine a una delle principali peculiarità del compositore: la ironia individualista.