«Da tempo eravamo sollecitati ad una riflessione sulla nostra residenza teatrale a San Salvi, l’ex-città manicomio di Firenze. A 40 anni dalla legge Basaglia ci è sembrato indifferibile dare una risposta.
Abbiamo chiesto un contributo a compagni di viaggio che hanno condiviso il nostro lavoro dal 1997 ad oggi. Ecco qui emozioni, interrogativi, felicità… in una stretta di mano collettiva che accomuna chi ci seguì negli anni giovanili a Napoli (Baffi) con quanti ci accompagnano nella nostra utopia sansalvina: Clemente, Corleone, Dell’Acqua, Orefice e i Pellicanò, figli dell’ultimo direttore del manicomio e di sua moglie – senza i quali la nostra pazzia di libertà non sarebbe mai nata!
A due giovani critici, in una compresenza tra Napoli (D’Arco) e Firenze (Brighenti), alla loro voglia-competenza-energia è affidata l’analisi del nostro Teatro.
Un grazie ai fotografi, le cui immagini formano il nucleo centrale del libro: Agus, Ascoli (Marco), Giaquinta, Gramignan, Lauri, Margheri, Minasowicz, Pruneti e Semeraro. Un abbraccio a Mario Dondero, presente con alcune foto e ritratto da altri in indimenticabili momenti di condivisione artistica ed umana!»
Claudio Ascoli