Insegnare esige comprendere che educare è una forma di intervento sul mondo; l’educazione non è mai stata, non è, né può essere neutrale, “indifferente”.
Tutta l’opera di Paulo Freire è attraversata dalla riflessione sulla necessaria eticità che connota la pratica educativa in quanto pratica formativa: «l’etica universale dell’essere umano». In Pedagogia dell’autonomia, pubblicato per la prima volta nel 1996, si ribadisce, in particolare, che «uno dei saperi indispensabili è che chi viene formato, fin dall’inizio della sua esperienza, si consideri egli stesso un soggetto che produce sapere, e si convinca una volta per tutte che insegnare non è trasferire conoscenza, ma creare le possibilità per produrla o costruirla».
Formare, in altri termini, è molto più che addestrare una persona, grande o piccola, giovane o adulta, nell’uso di alcune abilità. Su ciò si appunta questo volume le cui domande di fondo sono: esiste un’etica della pratica educativa? E di quale bagaglio di conoscenze necessita un buon educatore?