Nella cultura popolare si è sedimentato, attraverso il lento ruminio del tempo, un vasto repertorio di soluzione per affrontare i casi della vita. Molte di queste pratiche cercano di interpretare il futuro, attrarre la fortuna, scacciare la sfortuna, migliorare le condizioni di vita. Vengono comunemente considerate superstizioni o credenze e, come sappiamo si muovono intorno al delicato mondo della magia. Si reggono sul sottile confine tra credulità e realtà. A volte contengono anche tratti di saggezza e veridicità. Spesso sconfinano nell’irrazionale e nel grottesco. Perché siano credibili è importante l’autorevolezza dell’officiante o della fonte, la sacralità del rito attestata attraverso la recitazione di misteriose formule dell’uso di oggetti o sostanze cariche di valenze magiche. Questo nuovo libro di Luciano Pantaloni, riccamente illustrato dall’estroso artista Giulio Tapparelli, parla di tutto questo. E’ un tratto sulle credenze della cultura popolare Emiliana, con riflessioni e approfondimenti sul perché delle cose, sull’origine delle superstizioni sulla loro trasmissione… suddivisa in capitoli tematici tra cui fortuna, sfortuna, presagi, interpretazioni del futuro, riti scaramantici e propiziatori, malefici… e tanto altro ancora.