Non è questo un galateo cattedratico.
Non è un galateo pesante, fatto a suon di citazioni, di regole draconiane, un protocollo di corte spagnola, né un vademecum sociale che regoli ogni vostro atto, ma un libro piacevole che consiglia e guida in ogni circostanza della vita chiunque viva fra la gente, senza leziosità, senza manierismo e soprattutto senza quella cerimoniosità che non ha da far nulla con la buona educazione.
L’arte della cortesia è l’arte di farsi amare.
Ecco riassunto il concetto di questo libro particolarmente adatto alle signorine.
Sane di corpo e di mente,
gentili nei pensieri,
cortesi negli atti,
discrete nelle parole.
Signorine gentili, È meglio intenderci subito, non è vero? Io non vi presento un galateo cattedratico, pesantuccio, fatto a suon di citazioni e di regole draconiane; non vi espongo un inflessibile protocollo di Corte spagnuola, né un “vade mecum” sociale che regoli ogni vostro atto, riducendovi allo stato di automi.
No. I tempi sono mutati e nelle consuetudini d’oggi v’è una libertà che le nostre madri giovinette non si sognavano neppure, e di cui le nostre nonne, di santa memoria, si sarebbero scandalizzate come di una rivoluzione del buon costume. Perciò bisogna uniformarci ai tempi, e nei nostri tempi comporci una forma di cortesia nelle parole e nelle azioni che non degeneri in affettazione ma freni un poco quell’allegro menempimpismo a ogni principio di corretta educazione, sfoggiato, purtroppo, da tanti belli spiriti i quali per rifare il mondo a modo loro tentano di ridurlo a una congrega di screanzati.
Ed ecco perché l’Editore ed io abbiamo pensato di offrirvi un libro possibilmente piacevole che non sia una formula ma un consiglio che possa guidarvi, in ogni circostanza della vita, fra gente per bene, a disimpegnare con garbo la vostra parte di donnine cortesi, educate, spigliate, senza leziosità, senza manierismo, e soprattutto senza quella cerimoniosità che non ha da far nulla con la buona educazione.
Sane di corpo e di mente, gentili nei pensieri, cortesi negli atti, discrete nelle parole: quattro piccole profonde leggi infallibili a cui non è difficile sottostare, poiché l’una è la conseguenza di tutte le altre. E giacché non è possibile essere educati con gli altri se non si è educati con noi stessi, così bisogna partire dal principio che mostrarci cortesi e corretti è un atto di deferenza prodigato al nostro “Io” il quale vuol fare sempre bella figura…
Signorine gentili: un vecchio adagio ripete: “L’arte della cortesia è l’arte del farsi amare” ed io aggiungo: “L’arte di farsi amare è l’arte della felicità”. E certamente voi sarete felici.