«Qui non c'è la maestria della poetessa di professione - come se ne vedono tante in giro che sfornano libri precisi con poesie pulite, perfette, senza una figura fuori luogo - ma c'è la vera poesia. Quella che emerge dalle cicatrici, dalle rughe. In questa raccolta Normanna Albertini ha colto la vera essenza della poesia che non è quella di dire qualcosa ma di far suscitare altro dentro il lettore. La poesia (per come la vedo io, intendiamoci) non è e non deve essere figurina o fotografia, ma solo miccia, accensione, detonatore, per far deflagrare l'anima del lettore. Il poeta è colui che accende e si ferma ad ammirare lo scoppio. Attualissimo l'incedere verso l'agone in "Madrigale per la distruzione" "Te ne andasti che non c'era neve" è una canzone di una bellezza unica (avrei voluto prestarti il mio respiro). E l'altro verso, poco più avanti nella poesia dedicata alle mondine, "cosa facevi mamma, quand'eri disperata?"».
L'Autrice
Normanna Albertini è nata a Gombio, nel comune di Ciano d’Enza (oggi Canossa), nel 1956. Insegnante presso il Centro Territoriale Permanente – Educazione agli adulti, è ora in pensione e vive a Felina di Castelnovo ne’ Monti (RE). Collabora da anni alla rivista “In Dialogo”, dell’Associazione di solidarietà internazionale Rete Radiè Resch, e scrive per Tuttomontagna, mensile dell’Appennino. Ha curato, nel 1999, il libro “A lume di candela” che raccoglie la corrispondenza tra un’infermiera volontaria in Madagascar e gli alunni delle sue classi elementari. Vari suoi interventi sono presenti nel volume: “Vivere in montagna si può?” Atti del “Convegno ecclesiale della montagna”, giugno 2002 - giugno 2003. Ha pubblicato nel 2000, con i colleghi insegnanti, il libro “Il gatto nel piatto” frutto di una ricerca etnologica con i bambini e i nonni. Ha pubblicato nel 2004 il romanzo Shemal (Chimienti editore) e nel 2006 il romanzo Isabella. Nel 2007 ha partecipato alla progettazione e realizzazione della mostra “Sguardi dal mondo, storie di donne in cammino”. Ha pubblicato nel 2011, il saggio “Pietro da Talada – Un pittore del Quattrocento in Garfagnana” con Garfagnana editrice. Nel 2010, ha vinto il premio letterario “Garfagnana in giallo” e, nel 2011, si è classificata terza al Premio nazionale Carver con il romanzo “Isabella”. Un suo saggio è presente nel testo universitario “Fuori dal silenzio. Volti e pensieri dei figli dell'immigrazione” a cura di Antonio Genovese, Ed. CLUEB. Nel 2012 ha pubblicato, per Garfagnana editrice, “Sulle spalle delle donne - Memorie di una bambina di campagna” e un saggio storico nel “Compendio della vita di San Pellegrino”. Nel 2014 ha scritto nella raccolta di racconti a più mani “Nove galline e un gallo” e ha pubblicato “Il sapere piccolo”. Partecipa anche ai “Racconti emiliani”. A gennaio 2015, con il romanzo “Come spicchio di melagrana”, Edizioni Consulta, ha vinto il premio nazionale “Silvio D’Arzo”. Nel 2016 con Tra le righe è uscita con il romanzo “Pietro dei colori” e un suo saggio è nel libro “Guida alla saggezza”.