Iniziai la mia nuova vita cambiando la disposizione di alcuni mobili, comprandone altri e cambiando le tende; per il salone le comprai rosa salmone che in alcuni momenti della giornata facevano filtrare in casa una luce arancio-rosata che mi rilassava molto. Comprai dei cuscini dello stesso colore da mettere sul divano; nel frattempo anche Trilly e Tempesta mi avevano lasciata. Comprai delle fioriere da mettere sui tre davanzali e ci misi dei bellissimi gerani rossi e misi due vasi anche sul pianerottolo, uno in un angolo sotto la finestra e l’altro accanto alla mia porta. Presi dalla cantina un paio di quadri che avevo portato da casa dei miei e che non avevo avuto ancora il coraggio di appendere per paura di provare troppa nostalgia; il risultato invece fu sorprendente, sì, ebbi una stretta al cuore ma subito dopo mi sentii veramente a casa. Decisi di cambiare anche nell’aspetto e nel modo di vestire. Andai dal parrucchiere e mi feci tagliare i capelli, finora portati sempre lunghissimi fino ai fianchi, lasciati spesso a nascondere il viso; invece mi feci fare un taglio scalato fino alle spalle che incorniciasse il mio viso. Decisi anche di cambiare stile nel vestirmi, finora usavo solo pantaloni o gonne lunghe con maglioni altrettanto larghi e lunghi per nascondere un corpo ben fatto, magro ma sinuoso e che dovevo nascondere per non “provocare”. Non dovevo più avere paura, dovevo affrontare gli altri con serenità, ero grande ormai, non sarebbe bastata una minigonna o un pantalone attillato a mettermi a disagio.