«Non dobbiamo smettere di credere che “assieme” si può cambiare questo mondo malato,
e ritrovare la speranza, la virtù forse più preziosa del nostro tempo,
una forma di bene comune».
«Una cosa che mi sembra importante è coscientizzare sulla gravità dei problemi. È quanto fa Michele Zanzucchi raccogliendo, sistematizzando e rendendo fruibili ai lettori delle sintesi di alcuni miei pensieri sul potere dell’economia e della finanza. Spero che ciò possa essere utile a coscientizzare e responsabilizzare, favorendo processi di giustizia e di equità», scrive Papa Francesco nell’ampia prefazione del libro.
Nel volume Zanzucchi propone una raccolta ragionata e fluida di quanto papa Bergoglio ha detto e scritto su ricchezza e povertà, giustizia e ingiustizia sociale, cura e disprezzo del creato, finanza sana e perversa, imprenditori e speculatori, sindacati e movimenti popolari, mammona e culto del dio denaro. La sua è una denuncia forte e decisa della speculazione finanziaria, delle rendite che accentuano la distanza tra ricchi e poveri, della meritocrazia che schiaccia i piccoli, della globalizzazione che crea nuovi scarti e nuove schiavitù, del commercio delle armi e delle guerre che esso provoca. Ma, in spirito evangelico, come Bergoglio scrive nella prefazione, non dobbiamo perder la speranza: stiamo vivendo un’epoca difficile, ma piena di opportunità nuove ed inedite. Non possiamo smettere di credere che, con l’aiuto di Dio e insieme si può migliorare questo nostro mondo e rianimare la speranza, la virtù forse più preziosa oggi»
IL CURATORE- Michele Zanzucchi, giornalista e scrittore, è stato direttore della rivista «Città Nuova» ed è editorialista per il quotidiano «Avvenire». Ha pubblicato una quarantina di libri tra cui L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani (2015) e Il silenzio e la parola. La luce (2013). Vive in Libano. Insegna Giornalismo e Linguaggi del giornalismo alla Gregoriana e Massmediologia all’Istituto Universitario Sophia.