Come è stato scritto, l’interrogativo è se le ricorrenti difficoltà siano date dalla “mele marce” o dai “cattivi cestini”.
Il carcere vive un momento molto difficile, ma non è cosa nuova. È la sua stessa struttura che pone il problema se le difficoltà di gestione derivano dalle caratteristiche dei soggetti detenuti o, piuttosto, dalle caratteristiche proprie della struttura.
A interrogarsi sul punto è un operatore del settore, già direttore della Casa circondariale di Torino, che guida il lettore in un viaggio nel sistema carcerario italiano con le sue intrinseche complicazioni, rigidità (legislative e non) e contraddizioni. In conclusione si intravede un percorso di possibili aperture non solo sulla organizzazione del carcere ma anche su un altro sistema della punizione.