Un gruppo di ricerca universitaria statunitense è interessato ad approfondire gli studi di Marco Ranieri, giovane e brillante ricercatore italiano, che ha dato vita a RALF, un piccolo robot autosufficiente, in grado di utilizzare diverse fonti di energia per alimentarsi. L’università americana intende confrontare i dati del progetto italiano con quelli di una ricerca sull’intelligenza artificiale in corso oltre oceano, dove un centinaio di computer sono stati programmati in modo da rispondere autonomamente in chat, in maniera così convincente da illudere i propri interlocutori di essere in contatto con persone in carne e ossa.
Alla vigilia della partenza di Marco per gli Stati Uniti, entrambi i progetti vengono compromessi: l’intero lavoro che ha portato alla realizzazione di RALF, viene sottratto dal laboratorio italiano, mentre un potente virus infetta i calcolatori statunitensi. Ma chi sta sabotando i progressi tecnologici sull’intelligenza artificiale? E soprattutto, perché?
RALF è un romanzo che si sottrae a un’univoca definizione. Mentre infatti la storia evolve attraverso le strutture tipiche della fantascienza e del thriller, con colpi di scena e azioni rapide e incalzanti, la narrazione non tralascia i normali aspetti di una vita quotidiana fatta di sentimenti, imprevisti, debolezze e ripensamenti, che conferiscono al racconto un andamento naturale e attendibile. In RALF, l’autore mostra al lettore le incertezze di un futuro prevalentemente tecnologico, senza però demonizzarlo e guardando anzi con fiducia alle capacità dell’essere umano.