2 ottobre 2018: Domenico Lucano, sindaco di Riace, viene arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Comincia così la battaglia legale di Mimmo Lucano, divenuto simbolo di disobbedienza civile, mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà.
Riace e il suo sindaco, Domenico Lucano, sono un tutt’uno. Sono il simbolo di un’Italia per bene, solidale, impegnata contro l’esclusione, il razzismo e le mafie. Il simbolo di un miracolo possibile, quello di un’integrazione pacifica tra autoctoni e migranti, capace di realizzare un rilancio sociale ed economico. Un simbolo in controtendenza nell’Italia di Salvini e dei predicatori di odio, nell’Italia degli sprechi, della corruzione, della convivenza con le mafie, dell’egoismo localistico, del rifiuto del diverso. In questo contesto è intervenuto come un fulmine l’arresto di Lucano. Non per essersi arricchito o per avere sfruttato la sua carica, ma per il reato di solidarietà: per avere accolto e sostenuto i migranti anche forzando le regole. Un arresto che ha provocato la reazione spontanea di centinaia di migliaia di persone di ogni estrazione, per ribadire che l’esperienza di Riace deve continuare. A quell’esperienza, dalla nascita alle ultime vicende, è dedicato il libro di Chiara Sasso, che ne è stata da sempre partecipe.
I diritti d’autore di questo libro sono destinati al progetto #IoStoConRiace. Raccolta popolare di solidarietà, organizzato dalla Rete dei Comuni Solidali.