Il libro contiene due performances teatrali dedicate a due donne per vario titolo emblematiche nel loro destino: Artemisia Gentileschi pittrice del tardo Rinascimento di cui viene raccontato il processo per stupro che lei coraggiosamento intentò contro un pittore amico del padre, anch'egli noto pittore, che l'aveva violentata. Il secondo testo è su Aurelia Josz che nacque a Firenze nel 1869 e fu la fondatrice della Scuola agraria femminile, presso l'Orfanotrofio di Milano, nel Palazzo delle Stelline. La Scuola venne spostata a Niguarda nel 1905. Il suo intento era quello di dare alle ragazze la possibilità di scegliere il proprio mestiere e di diventare professioniste.