Il progetto nasce con la volontà di raccontare la storia del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa e le vicende degli uomini e delle donne che ne fanno parte.
L’intento principale è quello di dare valore allo sport e promuoverne il ruolo di veicolo di socialità, libertà e unione. Parallelamente dimostrare che può essere lo strumento migliore per riappropriarsi della vita, non solo nel caso di incidente o infortunio, come quelli vissuti e narrati dagli atleti, ma per chiunque si trovi a vivere con i limiti (soggettivi e oggettivi) di una disabilità.
Non storie di eroi, ma di persone normali che, attraverso lo sport hanno ritrovato la forza e l'energia quando sembravano non averne più che hanno fatto dei loro limiti una spinta, non per diventare eccezionali ma per tornare a vivere una quotidianità nuova, diversa da quella che conoscevano e sono diventati un esempio per tutti.
Biografie e immagini che fermano le azioni e le reazioni del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa che, in tre anni, ha già scritto una storia che merita di essere raccontata: quella di una "rivincita", intesa come riscossa, rinascita, e, spesso, vittoria.