Questo volume intende offrire una presentazione della magia ebraica attraverso lo studio di manoscritti inediti che provengono dal fondo della Genizah del Cairo. Nascosti per secoli insieme a migliaia di frammenti che non potevano essere distrutti poiché redatti nella lingua sacra, questi esemplari si trovano attualmente conservati presso la collezione della biblioteca della Alliance Israelite Universelle di Parigi. Questo corpus viene per la prima volta descritto, decifrato e commentato dall’autrice. Emma Abate illustra la funzione della magia e dei praticanti le arti magiche nella società ebraica medievale e moderna, evidenziando il contatto con la tradizione ellenistica, con la mistica e con i testi di preghiera ebraici. Nella raccolta si distinguono principalmente due forme letterarie: i testi di amuleti utilizzati per ottenere protezione nella vita quotidiana e i testi d’istruzione ad uso degli specialisti dell’occulto. Nomi di angeli e demoni, formule e rituali a sfondo esorcistico, terapeutico o divinatorio sono analizzati attraverso il metodo filologico e comparativo. L’intenzione non è quella di presentare una storia della magia ebraica, quanto di renderne accessibili e interpretabili le testimonianze ricostruendo l’ambiente intellettuale, popolare ma prevalentemente istruito e talvolta di estrazione rabbinica, che fa da sfondo alla produzione e al consumo di sigilli, grimori e portenti.