Le cattedrali romaniche e gotiche sono il punto di arrivo di un melting pot di credenze e tradizioni che si è formato nei secoli precedenti. Non stupisce, quindi, il complesso simbolismo rappresentato sui loro palcoscenici di pietra. Il duomo di Modena costituisce un unicum architettonico di romanico “purissimo” e diventa il perfetto banco di prova per chi voglia studiare il simbolismo senza eccessive contaminazioni. Sulla scia di queste indagini si inserisce il lavoro di Elisabeth Mantovani, che da anni si interessa alle icone del duomo leggendole alla luce di un linguaggio universale che ha radici ancestrali. Il pregio di quest’opera consiste nella capacità dell’autrice di rifuggire la tentazione di dare a ogni costo un significato a ciascun simbolo, dal momento che la nostra mentalità è troppo lontana dalla percezione degli uomini medievali. È dunque più corretto avvicinarsi a queste tematiche con la speranza che nuove ricerche forniscano ulteriori strumenti di conoscenza di un passato misterioso.