Vi siete mai trovati sulla soglia, divisi tra la certezza di una situazione conosciuta e il timore dell’ignoto?
Cosa fareste se una volta presa la decisione di oltrepassarla, dall’altra parte vi trovaste in un altro mondo, in un’altra epoca o in un’altra realtà?
È quanto hanno provato a immaginare le due scrittrici e i tre scrittori dei racconti di questa Antologia.
Ogni testo prende avvio da un “mistero” celato dietro una lapide, o una leggenda legata al territorio, o un ritrovamento archeologico, oppure dietro un simbolo o suggestioni magiche.
Si tratta di un mistero mai svelato che viene elaborato per tessere una trama che attinge dalla storia e dal sovrannaturale.
Due studenti si ritrovano in una realtà alternativa, un gruppo di amici si introducono in una casa dalla nomea nefasta, il ritrovamento di due scheletri abbracciati trasporta chi legge indietro nel tempo, due amici durante un’escursione in montagna si imbattono in una sinistra locanda che nasconde un segreto che riporta ai Celti e ai Romani e un condottiero osa ingannare le streghe per propiziarsi le sorti della battaglia. In ogni racconto c’è una soglia,
al di là della quale c’è la salvezza o l’abisso.
Autrici e Autori
MANUELA FIORINI
FABRIZIO FANGAREGGI
GABRIELE SORRENITNO
DANIELA ORI
MARCO PANINI
I SEMI NERI
Se pareba boves
Alba pratalia araba
Et albo versorio teneba
Et negro semen seminaba
(Anteponeva a sé i buoi
Bianchi prati arava
E un bianco aratro teneva
E un seme nero seminava)
Da questo indovinello veronese databile tra il VIII e il IX secolo d.C. che descrive l’atto dello scrivere, deriva il nome dell’Associazione culturale I SEMI NERI, che promuove la cultura dello scrivere, attraverso pubblicazioni e reading letterari, con attenzione particolare alla Storia e agli uomini e alle donne che hanno fatto la Storia con la loro vita,
le emozioni, le leggende, i misteri.
Tra le produzioni, edite da questa casa editrice, le Antologie “Emilia, la via maestra” e
“Presenze di spirito” e il romanzo collettivo a sfondo storico “L’Enigma del Toro”.
PREFAZIONE
Per iniziare a dire di un libro come Soglie, si deve innanzitutto affermare che molti sono i modi possibili di approccio a questo lavoro di due scrittrici e tre scrittori. Per prima cosa si deve chiarire un elemento: un testo di racconti come questo è il frutto di un impegno di gruppo espresso da una Associazione (nel caso I Semi Neri) che molto sta operando, perché ha componenti con profonde motivazioni letterarie. Inoltre, altro chiarimento preventivo, Soglie è il frutto solido (direi pure maturo) di cinque individualità di spicco, di cinque menti letterarie, ognuna con un proprio vissuto e quindi proprie sensibilità, scopi e mete.
Così, le Soglie sono tante, frutti moltiplicati dall’affabulazione propria degli Autori e delle Autrici di questa Antologia e i misteri che vengono porti al lettore hanno dimensioni diverse, che muovono da sollecitazioni individuali e uniche, mentre il libro va a definire con cura un progetto letterario che crediamo e ci auguriamo piacerà ai lettori e alle lettrici, mentre servirà loro anche per stemperare le angosce che l’esistere odierno impone. Ogni viaggio di queste cinque menti è una proposta e induce a riflessioni.
E veniamo ai cinque racconti che compongono il libro.
Il primo è L’Ordine dei Viaggiatori di Manuela Fiorini, laddove protagonista è anche la cattedrale di Modena, mentre le avventure che capiteranno a una coppia sconvolgeranno parametri di storia umana quale noi la conosciamo. Di più: nel racconto si afferma che non esiste una sola storia, ma sono possibili storie parallele e quindi esistono diverse soglie; quel che una certa ipotesi di scienza non esclude.
C’è poi il contributo di Fabrizio Fangareggi con La centesima finestra che fa rivivere il tempo passato di un’autentica dimora che fu dei nobili Bentivoglio e oggi trasformata per altri scopi. Il racconto cavalca il senso del titolo, con i protagonisti che vivono avventure a distanza di un trentennio, mentre la chiave del congegno narrativo è nella finestra che c’è e non c’è (ovvio, la centesima).
Veniamo a Gabriele Sorrentino, autore di Uniti per sempre, vicenda che ha un suo avvio nel VI sec. d.C. e agita le paure e superstizioni dell’epoca. La protagonista è una donna che conosce il valore delle erbe ed è rifiutata dalla comunità d’origine. Presso le mura di Mutina troverà una nuova collocazione, mentre conduzione, sviluppo e conclusione del racconto sono ovviamente parecchio interessanti, entro il quale il lemma soglie ha un suo preciso valore.
Valore che si conferma con Daniela Ori, la quale con Serapius affronta una vicenda che fora i tempi di un legionario romano coevo a Cesare Augusto, un veterano che riceve terre sull’appennino tosco-emiliano e vivrà un incubo con le popolazioni celtiche colà stanziate. Racconto avvincente che attraverso una vendetta giunge ai nostri attuali tempi e vedrà le avventure di due amici che amano le escursioni. Inquietante, questo Serapius, che terrà il lettore in sospeso tra colpi di scena e situazioni che mutano oltre dimensioni (soglie) temporali inaspettate.
Infine Marco Panini, il narratore per sensibilità più vicino alla storia dai canoni consueti con Le streghe di Sasso Tignoso. La vicenda che narra è del favoloso tempo di Obizzo (inizio XV secolo); favoloso per fatti di guerra e atmosfere relative al montano Sasso Tignoso con le sue streghe e i suoi inevitabili sabba. Il tutto all’interno di vicende montanare di impatto emotivo e storico certo. Resta da riferire che anche Panini ha le sue soglie che propone con maestria.
Ora, se si vuole ragionare circa i tempi storici trattati, le due Autrici e i tre Autori spaziano dal I secolo a.C. a noi, passando per il VI (Sorrentino) e il XV (Panini): insomma, nel testo si pratica una gigantesca zummata fatta di invenzioni e che sta entro la vigilia della Nuova Era (Fiorini e Panini) e nel respiro di circa duemila anni di storia. Solo che ... solo che i nostri narratori mettono in luce, oltre alla storia lineare a cui siamo abituati, aspetti che oltrepassano le conosciute soglie! Un obiettivo primario su cui hanno cesellato i loro lavori.
Fornite queste sommarie indicazioni (ma i testi vanno letti), diciamo che i tre Autori e le due Autrici hanno confezionato storie godibili, emozionanti, vicende che stanno tra il romanzo tradizionale storico e il genere fantasy; ma c’è di più. C’è la volontà della proposta, la singola (ma qui collettiva) capacità di narrare, la magia che trascina chi legge per vie forse difficili, anche a volte improbabili, ma che seducono e sono sale della narrazione. Insomma, chi prenderà in mano Soglie difficilmente abbandonerà la lettura prima di averla terminata.
Gian Carlo Montanari