Dai versi di Maruyama Daizen traspare non solo l’amore e l’incanto – quasi fanciullesco – per una “grande natura” motore di forti emozioni, ma anche il fascino per la metropoli, i cui grattacieli non di rado fanno da sfondo ai componimenti. Trentenne, Maruyama si concede spesso la gioia di viaggiare per il Giappone componendo haiku come fossero le pagine di un diario di bordo. Quelli proposti in questa antologia non sono che un piccolo assaggio della sua produzione. (Diego Martina)
“Non si può non rimanere stupefatti dalla sottile delicatezza con cui l’autore suscita nell’animo del lettore una sorta di sospensione: sotto la superficie sempre uguale e quasi ovvia delle cose fermenta una calma e invisibile energia trasformatrice, che riesce a cambiare di segno il dato iniziale, a fondere gli opposti.” (Franco D’Intino)
IL VOLUME è IMPREZIOSITO DALLA RILEGATURA GIAPPONESE, cucita a mano
Nato “al sud rigoglioso di un nord troppo grigio”, una volta diplomatosi Maruyama Daizen si trasferisce nella capitale per frequentare l’Università di Tōkyō, dove intraprende lo studio della letteratura giapponese moderna e contemporanea. La passione per la letteratura, unitamente ai ricordi di quella natura rigogliosa in cui ha trascorso infanzia e adolescenza, lo porta ad avvicinarsi alla forma poetica dello haiku, a cui ha dedicato alcuni studi e centinaia di componimenti. Vive oggi a Tōkyō.
Diego Martina, nato nel 1986, intraprende lo studio della lingua e della letteratura giapponese presso la Facoltà di Studi Orientali di Sapienza – Università di Roma. Vincitore di due distinte borse di studio, frequenta per due anni l’Università delle Lingue Straniere di Tōkyō e l’Università di Tōkyō. Ha curato e tradotto due volumi dedicati alla poesia giapponese contemporanea: Tanikawa Shuntarō, Una solitudine di due miliardi di anni luce (Bulzoni, Roma, 2012) e Hirakawa Hō, Il viaggio degli haiku (edizione bilingue giapponese-italiano, Chōeisha, Tōkyō, 2016). Dal 2011 vive a Tōkyō. Come poeta, è inoltre autore della raccolta di versi in giapponese Motokano no kisu no bakemono (Lo spettro dei baci della ex), Art Digest, Tōkyō 2018.
Sulle note del vento (Kaze no onpu totomoni 風の音符とともに) è una raccolta di 130 haiku del giovane poeta giapponese Maruyama Daizen, scelti e tradotti da Diego Martina per dei Merangoli Ed. nel 2018. Si tratta, invero, di un’accurata selezione – operata dallo stesso Martina – di testi già presenti nelle sillogi Gyokei 御慶 (‘Auguri di buon anno, 2014), Kinagashi 木流し (‘Legno alla deriva, 2016) e Kagomakura 籠枕 (‘Guanciale di bambù, 2017), tradotti per la prima volta in italiano e resi, così, accessibili anche al grande pubblico occidentale. [...]
I componimenti, grazie anche all’accorto lavoro di trasposizione operato dal Martina, aderiscono sia in originale che in traduzione al modello “classico” in 5-7-5 more/sillabe, con un riferimento stagionale (kigo 季語) sempre ben riconoscibile (evidenziato, per maggior chiarezza, a margine di ciascuno haiku) e uno stacco (kire 切れ) reso graficamente, nella versione finale, mediante ricorso alla lineetta (–) che, a seconda delle circostanze, segna ora una marcatura netta e decisa, ora un arresto morbido e ponderato. [...]