Un album illustrato da 25 dipinti e collages. - 40 pagine a colori - Testi di Franco Bertoni - Formato: 21x29,7 cm. chiuso. - Confezione: Brossura - Tiratura: 200 copie
Pini è certamente un artista inattuale, banale definirlo un poeta senza tempo preciso, e i suoi soggetti non fanno certo parte del corredo illustrativo della contemporaneità. Tuttavia grande è l'impatto provocato dalle sue opere in cui una programmatica riduzione tematica apre la visione a infinite e illuminanti variazioni. I suoi paesaggi sono come partiti musicali basati più sul colore che sul segno: campiture che sovrapponendosi o affiancandosi accennano a una realtà ripulita da rumori visivi e ricondotta a una essenza quasi astratta.
Evitando i luoghi deputati, i contatti, i riti e, anche, i compromessi del mondo dell'arte, Pini si è dedicato a ritrarre i luoghi più vicini, conosciuti e frequentati sommando, in opere che non sanno di contingente ma di assoluto, le tante impressioni ricevute percorrendo ripetutamente la stessa strada, lo stesso viottolo, lo stesso argine. Lenti tempi di percorrenza che sembra abbiano favorito l'assimilazione di una essenza delle cose (siano esse le stinte colorazioni di una casa in abbandono, un fantasmatico filare di alberi immerso nella nebbia o la dolce ondulazione di un colle sul quale sono gettate le scure ombre delle nuvole) distillata, rarefatta, immune da antiquati verismi come da contemporanee attenzioni (fotografiche e pittoriche) a un paesaggio minore, trascurato e marginale.