Un giorno un nome incominciò un viaggio. Era un nome di tante lettere e suonava dolce…
Il nome evoca terre lontane, altopiani dorati, che possono portare dolore, tanto da convincere i suoi abitanti ad abbandonarli, in cerca di luoghi più fortunati. E «il nome» si mette in viaggio. È la storia di una bambina, ma è anche la storia di tante vite che sbarcano sulle nostre e su altre coste. Con toni dolci gli autori raccontano una storia crudele, dove sofferenza, ingiustizia e indifferenza sono padrone dei destini degli uomini. Perché il viaggio dà speranza… ma a volte, come in questo caso, la speranza è difficile da trovare. Bisogna guardare oltre il mare, tornare indietro, sugli altopiani.