Un incontro, a volte, può avvenire tra persone lontane nel tempo.
L’autore ha trovato nello scrittore Marco una profonda convergenza di sentimenti e di valori, e una comune sincera apertura alla persona, amico e maestro Gesù Cristo.
Nasce un dialogo che ha il privilegio di porre in contatto due mondi, due culture distanti duemila anni. E il risultato è una scoperta: Gesù uomo. Può sembrare ovvio, ma non lo è. Perché già nel Vangelo la figura di Gesù è stata vista nella dimensione divina, e lo stesso fa la Chiesa nei suoi riti.
E se le cose non fossero così? E se fosse lo stesso Evangelista che ci invita a una diversa lettura, una presa di coscienza in sintonia con il nostro modello umano, e il nostro modo di capire e amare la vita?
Sarebbe davvero un’altra cosa! La possibilità di cogliere l’uomo frutto della sua storia, e da qui un nuovo inizio di consapevolezza per il genere umano. Il punto di partenza di un nuovo modo di pensare.