Fin dai primi secoli dell’era cristiana la ragione appare condizionata dalla necessità di confrontarsi con i contenuti della rivelazione divina. Su questa scia, i primi pensatori medievali hanno operato un vero e proprio ribaltamento delle condizioni della conoscenza e hanno orientato la filosofia a nuove e originali prospettive di indagine. D’Onofrio analizza l’evoluzione di questo modello di pensiero soffermandosi su quattro pensatori dei primi secoli del Medioevo (Agostino, Boezio, Giovanni Scoto Eriugena, Anselmo). Disegna così una importante pagina della storia della filosofia occidentale nel corso della quale, a proposito della natura stessa della verità, sono emerse questioni e sono state escogitate soluzioni che potranno risultare di grande interesse anche per gli sviluppi del dibattito filosofico contemporaneo.
L’AUTORE - Giulio d’Onofrio è professore ordinario di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Salerno e Presidente della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (SISPM). Per Città Nuova ha pubblicato Storia del pensiero medievale (2011).
LA COLLANA: Institutiones - Saggi, ricerche e sintesi di pensiero tardo-antico, medievale e umanistico, collana diretta da Giulio d’Onofrio. Nella tarda Antichità e nel Medioevo con il nome Institutiones si designavano opere finalizzate a esporre in modo sistematico e completo i contenuti di una dottrina, di una disciplina o di uno specifico ambito di insegnamento. Accoglie opere monotematiche di ampio respiro relative alla storia del pensiero di età tardo-antica, medievale e rinascimentale (secc. II-XVI), che propongono in modo organico ed esaustivo la trattazione articolata di un tema o di un percorso speculativo, di un personaggio o di una corrente, di una disciplina o di una metodologia.