Questa scena toccante mi ha fatto commuovere tanto, perché vedere i propri parenti morire in quel modo atroce è una cosa orribile e se c’è, per caso qualcuno che non la pensa così, non è degno di leggere queste poche righe che spiegano che è stato solo un caso che tutto questo sia accaduto in quei tempi e non in questi.
Lavinia, 12 anni
Primo capitoloPerchè un viaggio ad Auschwitz?
Se la civiltà fosse davvero andata avanti, Auschwitz rappresenterebbe semplicemente il passato, la storia dolorosa di una barbarie incommensurabile: leggerne dai libri o andarci di persona diverrebbero più o meno la stessa cosa. L'esercizio della memoria potrebbe essere soddisfatto anche con il solo ricordo a distanza. Ma noi non siamo in tempi di normale civiltà, e attorno a noi il valore della vita umana non è per nulla riconosciuto e rispettato. Anzi, a ben guardare, il dolore, la morte, e l'indifferenza per il dolore e la morte, si moltiplicano di anno in anno.
Nei campi di sterminio nazisti furono trucidati 6 milioni di ebrei, 4 milioni di slavi, centinaia di migliaia di zingari, omosessuali oppositori politici. E la Seconda Guerra Mondiale ha complessivamente ucciso 55 milioni di persone. Ma i massacri continuano ancora oggi, evidentemente, sotto i nostri occhi, anche quando per pigrizia, per convenienza, per indifferenza, per abitudine o per rassegnazione, facciamo finta di non vederli. Le vittime si accumulano: fame, malattie, maltrattamenti, guerre... ogni anno, i nuovi olocausti provocano non meno di 40 milioni di morti!
Sono dati noti. Terribilimente noti.