Voci che richiamano la nostalgia, l’afflato del ricordo, l’irruenza della denuncia sociale. Un intreccio profondo e fatale tra «nostos» e «alagia». Una dolcezza affilata, una sofferente modestia, una forma sinergica al classicismo del verso. Un richiamo ossessivo alla vita, all’ascolto della voce dolente della natura; una lirica che squarcia le coscienze, la parola che si fa spada e fende il velo delle ipocrite convenzioni sociali.