di Rosella Omicciolo Valentini - cm 17x24 - pp. 160 - ill. b/n -
Il banchetto medievale è il convivio per eccellenza, il luogo in cui si manifestano i simboli del potere e del proprio casato, si ostentano le ricchezze, si stringono alleanze, si celebrano matrimoni, si onorano ospiti importanti: il tutto attraverso libagioni e spettacoli, che fanno parte del banchetto, nel quale le portate diventano esse stesse spettacolo.
Abbiamo spesso un’idea distorta di Medioevo, che dalle epoche successive è stato tratteggiato come oscuro e vile, ma alla tavola di un signore del Trecento-Quattrocento si ritrovano tutti quei colori e quelle vivacità, che rendono quest’epoca tutt’altro che rozza e per niente buia.
Un banchetto è il trionfo dei sensi: la vista per la straordinarietà dei piatti, nei colori e nelle forme, l’olfatto per gli aromi di erbe e spezie, il tatto per l’uso delle dita che “assaggiano” i piatti ancora prima della bocca, che ne assapora il gusto. Le musica e i sollazzi, che vivacizzano il convivio, completano la serie del piacere dei sensi, rendendo “sensuale” il mangiare dei banchetti.
Così il Medioevo nella sua cucina dei signori, spesso elaborata e mai grossolana, mostra una raffinatezza che non tutte le epoche hanno avuto. Ed il banchetto ne è la sua manifestazione più esaltante.
Rosella Omicciolo Valentini ha collaborato per anni con “Cronache Medievali”, periodico di studi medievali, con due rubriche fisse: “In taberna” (cucina medievale) e “Il giardino dei semplici” (erboristeria medievale). Da tempo fa parte della L.A.R.T.I. (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani), e collabora con il sito del Festival del Medioevo di Gubbio con articoli di cucina ed erboristeria medievale.
Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato: “Mangiare medievale”, "Mangiare nelle taverne medievali", "Le erbe delle streghe nel medioevo".