Quattro omicidi nel giro di pochi giorni sconvolgono una città di provincia del Nord Italia. Il modus operandi è lo stesso: una profonda ferita alla gola, inferta con violenza.
Quando il primo cadavere - quello di una donna - viene ritrovato in un campo, a giungere sul luogo è l’ispettore Ezio Marvelli, che proprio quel giorno aveva ripreso il lavoro dopo un lungo periodo di convalescenza.
Investigatore di razza, Marvelli era diventato famoso in tutta Italia per essere riuscito a stanare Giano Gozzi, detto Buio, un sadico assassino che aveva perfino ucciso il figlio dodicenne. Durante il violento scontro tra i due, Gozzi era finito nelle acque gelide del Po, da cui non era più riemerso.
Ma il fantasma di Gozzi sembra non voler abbandonare l’ispettore; i delitti su cui Marvelli si trova a indagare oggi hanno infatti un tratto in comune con quelli di allora: l’arma usata per uccidere, un machete.
Nella mente dell’ispettore si fa strada l’idea che si tratti di un imitatore, un copycat. Che potrebbe addirittura appartenere alle Forze dell’ordine. Un’ipotesi che i suoi superiori ritengono troppo fantasiosa.
Nel frattempo, Marvelli continua a ricevere, in buste consegnate a mano, delle musicassette con una sola canzone registrata. Uno scherzo? O un messaggio dell’assassino?
Riccardo Landini, rivelazione del thriller italiano, tesse una trama ricca di colpi di scena in un crescendo di emozioni e suspense che non lasciano il lettore fino al sorprendente finale.