I FIGLI DELL'OBLIO è un romanzo di ampio respiro a cavallo tra il giallo storico e il dramma familiare. Ispirato ad avvenimenti storici realmente accaduti, tratta il delicato e poco conosciuto tema dei desparecidos del franchismo e dei niños robados (bambini rubati). La storia, ambientata tra Roma e Madrid, abbraccia gli anni tra il 1943 e il 1968, e si sviluppa alternando due storie parallele che si intrecciano ripetutamente per tessere una trama ricca di colpi scena.
Con la prima storia siamo nella polverosa Roma dell’armistizio con gli Alleati. La giovane Eugenia viene trovata cadavere nel proprio letto, ma la capitale è allo sbando, confusa tra vuoti di potere e comunicazioni ambigue, tra la fuga del Re e l’occupazione dei tedeschi e i carabinieri liquidano velocemente la faccenda: suicidio. Giulia, sorella della defunta, non crede a questa versione e decide di indagare per conto proprio, nonostante questo significhi mettere a repentaglio il suo matrimonio.
La seconda storia è ambientata nel 1968. Virginio è un giovane pugile romano che, accidentalmente, scopre che sua madre e suo padre (morti anni prima in un incidente d’auto) non erano i suoi genitori biologici. Da quel momento realizza che il suo passato potrebbe essere un territorio ignoto, oscuro e misterioso. Il sospetto di essere vittima di un mostruoso inganno, che coinvolge la sua stessa famiglia, lo spinge in un drammatico viaggio alla ricerca di sé stesso, che lo porterà fino in Spagna.
Entrambe le storie si uniranno nel commovente, drammatico finale.